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Monumenti e storia di Monaco di Baviera

Per aiutarvi nella scelta dei monumenti da vedere, vi presentiamo una selezione di quelli principali con la loro storia ed alcune informazioni pratiche. Potete stampare questa pagina come una guida-brochure nel formato PDF oppure contattate il nostro partner locale per una visita guidata individuale e personalizata secondo le vostre esigenze.

Comune nuovo - Cattedrale di Nostra Signora (Frauenkirche) - Chiesa dei Teatini
Chiesa di San Pietro - Residenza - Castello di Nymphenburg
Piazza reale - Prato di Teresa e festa della birra - Mercato delle vettovaglie
Altri monumenti e località di particolare interesse a Monaco e in Baviera

Storia della città di Monaco di Baviera


Nuovo : www.latlon-guide.com
Visita la nuova versione del sito LatLon interamente in italiano che sostituisce queste pagine 😃

 
 
Monumenti di Monaco di Baviera:

 
 
Comune nuovo / Comune vecchio – Carillon – Colonna di Maria

Eretto a più fasi tra il 1867 e il 1909, dall´architetto austriaco Georg Hauberrisser, il Comune nuovo e sede d´amministrazione municipale della città. Le differenze architettoniche tra le varie fasi neogotiche si leggono sulla facciata dell´edificio. Mostra alcune numerose personalità della storia di Monaco, tra cui il simbolo della città il Münchner Kindl, il piccolo monaco che veglia sulla città dal´alto della torre (85 metri).

Si può inoltre ammirare il famoso Carillon, con le sue 32 figure di rame e le sue 43 campane.

Suona tutti giorni : da novembre a marzo alle ore 11 e 12.
da aprile a ottobre alle ore 11, 12 e 17

La piazza centrale di Monaco – Marienplatz
e dedicata a Maria, Patrona della Baviera. Troneggia nel mezzo, la colonna di Maria (Mariensäule) fu eretta nel 1638.
Il vecchio Comune, ben visibile dalla piazza, già menzionato nel 1310, era fino al 1847, sede del consiglio comunale. Oggi si trova il Museo del giocattolo e una sala adibita a salone per feste e manifestazioni ufficiali.

 
     
 
Frauenkirche - la cattedrale cattolica di Nostra Signora

La cattedrale cattolica di Nostra Signora e il comune nuovo sono senza dubbio i due emblemi della città.

Sulle spoglie di une chiesa risalente al XII secolo, il duca Sigismondo incarica Jörg von Halsbach della costruzione di un edificio religioso a tre navate in mattoni rossi.

Iniziata nel 1468, la chiesa fu consacrata nel 1494, le famose cupole furono aggiunte nel 1525. Sono un esempio caratteristico del´inspirazione bizantina in voga all´epoca.

Si dice anche che facciono riferimento alla cupola della roccia di Gerusalemme (la forma della cupola nel vocabolario architettonico dell´epoca e una figurazione della Gerusalemme celeste.

Interno : purtroppo i bombardamenti della seconda guerra hanno pesantemente rovinato la cattedrale e una parte dell´interno non ha potuto essere ricostruita.

Si può tuttavia apprezzare una ricca collezione di opere risalenti al XIV e al XV secolo, sopravissute ai bombardamenti.

Oltre all´”impronta del diavolo”, impronta del piede accanto alla porta d´accesso principale, si trovanno nella cripta, numerose tombe di membri della casata Wittelsbach e di due vescovi di Monaco e Frisinga.

 
     
 
Chiesa dei Teatini (Theatiner Kirche)

Situata sulla piazza dell´Odeon, la chiesa dei Teatini fu costruita per volontà del padre teatino Antonio Spinelli, primo capomaestro del´edificio, iniziato nel 1663.
Questa splendida chiesa fu costruita per festeggiare la nascita di Massimiliano Emmanuele (11 luglio 1662), figlio del principe elettore Ferdinando Maria e della principessa Henrichette Adelaide di Savoia. Gli architetti furono il bolognese Agostino Barelli e il ticinese Enrico Zucalli (successore di Spinelli).
Il primo lotto costruttivo fu terminato nel 1690 e comprendeva la tomba di famiglia del principe elettore e due torri.
La facciata attuale fu eretta tra il 1765 e 1768 su richiesta del principe elettore Massimiliano III, secondo il progetto del´architetto belga Francois Cuvilliés. Il mausoleo fu eretto per il re Massimiliano II nel 1864.
Dopo i bombardamenti, la maggior parte dei danni furono risanati e la chiesa riaperta per i servizi religiosi a partire dal 21 Agosto 1955.

 
     
 
La chiesa di San Pietro- il vecchio Pietro (Peterskirche)

Se la Frauenkirche è il simbolo indiscusso di Monaco, l’edifico più antico è la chiesa di San Pietro, Peterskirche chiamata affettuosamente anche “Vecchio Pietro – Alter Peter”, silenzioso testimone della storia della capitale bavarese. La sua costruzione è strettamente legata all’origine della città, infatti già nell’VIII secolo, sulla Peterbergl, la collina di Pietro, al posto dell’attuale chiesa si trovava già una chiesa in legno legata alla comunità monastica dell’abbazia di Tegernsee. Verso l’XI secolo fu eretta una chiesa romanica a tre navate, …….se ne possono attestare esattamente solo delle estensioni risalenti al 1190. Una nuova chiesa, la cui pianta corrisponde grosso modo a quella attuale, fu costruita nel 1294 prima che l’incendio devastante della città del 14 febbraio 1327 ne imponesse una ricostruzione in stile gotico. Il successivo ampliamento avvenuto intorno al 1630 completa la chiesa nel suo aspetto attuale nell’ala est. Nel 1753 Johann Baptist Zimmermann affresca l’interno della chiesa, regalando al mondo un esempio di roccocò bavarese.

Abbiamo riassunto in breve le fasi salienti della storia di questa chiesa, edificio rappresentativo di Monaco. Se ancora non foste convinti a visitarla, vi suggeriamo di salire sul campanile, che dall’alto dei sui di 91 metri (e ben 306 gradini!!) offre agli occhi lo spettacolo dell’elegante panorama della città.

 
     
 
Il complesso della Residenza (Residenz München)

Definire in poche parole il complesso architettonico della Residenza è impossibile. Si tratta di un organico insieme di 130 sale, ripartite in 3 sezioni armoniosamente organizzate intorno a 10 cortili. Fu costruita, ingrandita e modificata nel corso dei secoli a partire dal 1385, data d’inizio del lavori di costruzione della Neuveste, castello gotico dei duchi di Baviera, fino al 1870, quando Ludovico II fece costruire un giardino d’ inverno sul tetto dell’edificio, smontato per problemi si statica dopo la sua morte.

È stata la Residenza dei duchi, dei principi elettori e poi dei re di Baviera. Il dipanarsi della storia della famiglia Wittelsbach fa del di questo edificio la vetrina dell’alternarsi di epoche, di gusti e di stili, dal Gotico, al Rinascimento, al Barocco, al Roccocò fino al Neoclassico. Purtroppo i bombardamenti della seconda guerra mondiale hanno fortemente danneggiato l’edificio, portando alla distruzione di alcune parti, non più sanabili nonostante i numerosi interventi di restauro e di ricostruzione. Ne è esempio emblematico il Teatro di corte, il Teatro Cuvilliés ricostruito sulla base dei rinvenimenti in un altro luogo.

Tra le numerose sezioni della Residenza imperdibili sono le 10 sale del Tesoro che ospitano la più importante collezione di gioielli, di oggetti preziosi e di arte sacra della famiglia Wittelsbach.

Trovate in questo link gli orari di apertura del museo della Residenza, del Tesoro, del Teatro Cuvilliés e degli altri luoghi di interesse.

 
     
 
Il castello di Nymphenburg

Il castello di Nymphenburg, residenza estiva della famiglia Wittelsbach, è considerato uno dei più importanti castelli d’Europa, per le maestose dimensioni, il singolare impianto circolare e la ricchezza degli interni. La costruzione del castello fu affidata ad Agostino Barelli, che lavorò alla prima fabbrica tra il 1664 e il 1675, dal principe elettore Ferdinando Maria, che ne volle far dono alla propria sposa, Enrichetta Adelaide di Savoia, alla nascita dell’edere al trono Massimiliano Emanuele.

Le successive modifiche che interessano principalmente le ali laterali, le scuderie e le orangerie, terminate nel 1730, imprimono al complesso la caratteristica forma circolare. Non mancate di ammirare gli affreschi sul soffitto del salone centrale, lo “Steinersaal” opera dei fratelli Zimmermann e gli stucchi del belga François Cuvilliés, la “Galleria dellebellezze” commissionata dal re Ludovico I di Baviera e la collezione di porcellane della omonima manifattura di Nymphenburg.

Se tra lo sfarzo e il lusso della corte bavarese vi sentite a vostro agio, vi suggeriamo di spingervi fino a Oberschleissheim, alle porte di Monaco, dove si trovano il Castello di Schleissheim, che comprende il Vecchio Castello, costruito da Massimiliano I° tra il 1617 e il 1623, il Castello Nuovo, volutodal principe elettore Massimiliano Emanuele tra il 1701 e il 1726 e il Castello di Lustheim, eretto in occasione del matrimonio di quest’ultimo con la figlia dell’imperatore d’Austria nel 1684.

Come arrivare: prendere la S-bahn S1 in direzione Freising

 
   


 
 
Piazza reale – Königsplatz (Glittoteca – Propilei)

La sistemazione della Königsplatz (Piazza reale) ad opera diKarl von Fischer è stata voluta dal futuro re di Baviera, Ludovico I°, in relazione con la creazione del primo frande boulevard monacense, la Brienner Strasse che portava dalla Residenza invernale al Castello di Nymphenburg. Caratteristica dominante dell’assetto urbanistico della piazza è l’omaggio incondizionato che Ludovico I° fa alla Grecia antica e alla cultura ellenistica, di cui era grande estimatore. I tre edifici che dominano la piazza, la Glittoteca, (1838-1848) che ospita la collezione statale di antichità, il Museo di arte antica e i Propilei altro non sono che libere ispirazioni di monumenti di Atene e dell’Acropoli. Dopo una visita alla piazza, facilmente raggiungibile con la metropolitana U2 è facile capire l’appellativo con cui Monaco è spesso citata: “Athene sull’Isar”. Forse non tutti sanno che sotto il regno di Ludovico I° la bandiera greca ha assunto gli stessi colori di quella della Baviera: bianco e azzurro.

 
     
 
Il prato di Teresa (Theresienwiese) Festa della Birra e la Ruhmeshalle

Il prato di Teresa è una campo di 42 ettari mondialmente conosciuto grazie all’Oktoberfest, la più apprezzata Festa della Birra che si svolge ogni anno a partire dal 1810. E’ per festeggiare il matrimonio tra la principessa Teresa Sassonia-Hildburghausen, da cui il nome, e il principe Ludovico I°, avvenuto il 17 ottobre 1810 che fu organizzata una corsa di cavalli. Il successo fu tale da volerla ripetere ogni anno da 200 anni a questa parte!
L’Oktoberfest, è la più grande festa popolare al mondo che si svolge per 16 giorni, da settembre fino al primo fine settimana di ottobre. Nel 2009 hanno partecipato a questa incredibile festa 9 milioni di visitatori. Per tutta la durata della kermesse, un vasto programma culturale e popolare attende i visitatori che dimostrano di saper apprezzare dalle 11 del mattino alle 23 di sera la “Wiesn Märzen” birra dal tasso alcolico superiore al normale (6-7%) prodotta espressamente per essere consumata durante la festa nel “Maβ”, il tradizionale boccale da litro.
L’ Oktoberfest, comunemente chiamato “Wiesn”, è anche attrazione popolare con il parco di divertimenti, i maneggi di cavalli per tutte le età, le montagne russe che costeggiano sullo stesso piazzale i numerosi stands di salsicce regionali, di polli alla spiedo, di pan pepati e di bretzel giganti.

Il prato di Teresa è utilizzato anche per altri importanti manifestazioni e feste popolari, per esempio la Festa di Primavera che si svolge nel mese di aprile-maggio e il Festival invernale Tollwood che si anima tra fine novembre e il 31 dicembre. Trovate la nostra agenda annuale con l’elenco completo degli eventi di Monaco sulla nostra pagina dedicata alla cultura. (cliccate qui)

Il grande altare dell’onore Ruhmeshalle con la statua della Bavariasi situasull’altura alle spalle del prato di Teresa. Fu eretto tra il 1843 e il 1853 durante il regno di Ludovico I° che voleva così rendere onore alle più grandi personalità bavaresi. Ancora oggi sono aggiunti i nuovi busti dei più meritevoli, è il caso di Bertolt Brecht e Carl Orff.

 
     
 
Il mercato delle vettovaglie (Viktualienmarkt)

Il mercato delle vettovaglie dal 1807 è il più importante mercato di generi alimentari della capitale bavarese, che ha preso il posto di un vecchio mercato diventato insufficiente a seguito dell’aumento demografico della città. Durante gli anni il mercato si è notevolmente ingrandito grazie alla distruzione di edifici limitrofi e la costruzione di numerosi negozi per le macellerie, gli stand per i droghieri, i pescivendoli, i panettieri, i commercianti di frutta e verdura, i fioristi e i rivenditori di cacciagione. Oggi il mercato copre una superficie di 22.000 metri quadrati presso cui i 140 espositori offrono una scelta eccezionale di prodotti freschi e di qualità.

 
     
 
Altri luoghi interessanti

La ricchezza culturale e dei luoghi d’interesse visitabili non si può riassumere in poche parole, qua di seguito alcuni suggerimenti che vi aiuteranno di certo a scoprire Monaco.

La principale zona pedonale si estende dalla Karlstor, Porta di Carlo,e la sua bella piazza e la Porta sulle rive dell’Isar, la Isator per l’appunto, passeggiando tra queste due vestigia dell’antica cinta muraria della città scoprirete numerose chiese, come la chiesa diSan Michele, la sala consigliare cittadina, la Bürgersaal e naturalmente la Frauenkirche e la chiesa di San Pietro. Tra le due porte di Monaco, si estende la piazza di Maria dove si trovano il Vecchio e il Nuovo Municipio. Potete riposarvi all’ ombra dei castagni del Biergarten e nei vari ristoranti nei pressi del Mercato delle vettovaglie (Viktualienmarkt).

Tra il museo della Residenza e il Maximilianeum, sede del Parlamento dello Stato bavarese, si trova l’animata Maximilian-Strasse, da non perdere se ci si vuole tuffare nello shopping. A tal proposito non dimenticate di visitare la Corte di Massimiliano, Maximilianhöfe o l’elegante centro commerciale Fünfhöfe, i Cinque cortili. Una passeggiata lungo le rive dell’Isar vi condurrà direttamente al Museo Tedesco della Scienza e della Tecnica.

Quanto agli altri musei, vi rimandiamo alla nostra pagina internet dedicata ai musei dove ne trovate l’elenco dettagliato, si trovano in prossimità della Königsplatz, la piazza reale e la Karolinenplatz, piazza Carolina.

Non potete certo dire di aver catturato lo spirito della capitale bavarese se non avete fatto una sosta in un Biergarten, letteralmente giardino della birra, caratteristica birreria all’aperto dove gustare le bretzel, raddie, le salsicce bianche e la birra bionda. I più conosciuti sono la Hobräuhauf e quello situato ai piedi della Torre Cinese all’ interno dell’ Englischer Garten, il più grande parco che si estende da nord a sud per 6 km, vero e proprio polmone verde della città.

Gli sportivi e gli amanti dell’architettura apprezzeranno l’Olympiapark, il Parco Olimpico, realizzato dagli architetti Benisch e Grzmek in occasione dei Giochi Olimpici estivi del 1972.

Estendendo la visita ai Castelli di Neuschwanstein, Linderhof, Berchtesgarden e altri siti di rara bellezza, vi renderete conto la Baviera sia un vero e proprio paradiso culturale oltre che naturale. Il sito www.schoesser.bayern.de vi fornisce tutte le informazioni utili. Sito in lingua inglese e tedesca.


Vi invitiamo a visitare la pagina "Visite guidate" del nostro sito con le proposte della guida turistica Anne Bertrand per gruppi, individuali, coppie e famiglie.

 
   
 
Storia della città di Monaco di Baviera

Il riassunto della storia di Monaco si basa su diverse fonti e su numerosi articoli tratti da Wikipédia. Se trovate un errore o desiderare arricchirne il contenuto, contattateci ! Buona lettura!





La storia di Monaco inizia nel 1156 quando il Duca di Sassonia, Enrico il Leone, fu designato dall’ imperatore Federico il Barbarossa come nuovo signore del ducato di Baviera. A carattere puramente intimidatorio, il duca da alle fiamme il ponte di Unterföhring sotto il controllo dell Vescovo di Freising e costruisce un nuovo ponte sull’Isola dell’ Isar, all’altezza dell’attuale ponte Lüdgwisbrücke. La ragione di questa mossa era legata alla volontà del duca di controllare il commercio del sale, proveniente dalle miniere di Bad Reichenhall, i cui proventi erano monopolio del vescovo di Freising. Il nuovo ponte era stato costruito nelle prossimità di un monastero benedettino, da cui l’espressione verso i monaci, per l’appunto Mönchen in tedesco. Questo nuovo borgo è comunemente indicato con il toponimo di “zu den Munichen” presso i monaci, da cui, per semplificazione, l’appellativo di Monaco a partire dal 1158.

La storia della Baviera e di Monaco è strettamente legata alla dinastia Wittelsbach che la governò ininterrottamente dal 1180, quando il suo fondatore, Ottone I, ottiene il titolo di Duca di Baviera, al 7 novembre 1918, 738 anni più tardi, quando Kurt Eisner proclama la Baviera libera decretando così la fine del regno di Ludovico III di Baviera. La longevità al potere della famiglia Wittelsbach resta un esempio nell’alternarsi al potere tra le nobili famiglie tedesche.

Le date salienti della storia di Monaco:

Grazie al mercato del sale e al ponte per il trasporto delle merci, Monaco beneficia velocemente del diritto di dogana e di coniare moneta. In seguito, nel XIII secolo sopraggiunge la Carta comunale che conferisce a Monaco lo statuto di città. Monaco si dota di varie cinte murarie fortificate che delimitano le dimensioni del nucleo più antico. Nel 1255, nel corso della divisione del Ducato di Baviera, Monaco è eletta capitale dell’ Alta-Baviera.

Nel 1314, Luigi IV di Baviera è eletto imperatore del Sacro romano impero germanico, facendo di lui il primo membro della famiglia Wittelsbach alla testa dell’impero. A seguito di un incendio, che ha distrutto la città nel 1327, l’imperatore Luigi IV fa ricostruire la città e la dota dello statuto di “Grande città” e di prima residenza dell’imperatore. La bandiera della città porta da quel momento i colori nero e ori dell’impero.





Dalla fine del XIV secolo , vari tumulti popolari hanno portato a numerose insurrezioni contro i duchi, fu costruito un nuovo castello alla periferia della città (la famosa Residenz che vi invitiamo a visitare). Una nuova fortificazione estende ancora le dimensioni della città (1429) al fine di meglio proteggere la città dagli attacchi esterni. Monaco conosce un momento culturale particolarmente vivace tra la fine del Gotico e il Rinascimento, in particolar modo nel corso del regno di Alberto IV, che riuscì a trasformare la città in capitale della Baviera unificando i vari casati (1506) e a farne uno dei centri vitali europei vitali della Rinascimento e della Controriforma.

Sotto Massimiliano I° , Monaco diventa residenza di un Principato Elettorale, quando nel 1623 il sovrano riceve la nomina di ottavo elettore del Sacro Romano Impero Germanico. Seguono anni bui a seguito dell’occupazione delle truppe svedesi, che risparmiano la città solo dietro un lauto compenso. La peste inoltre falcia un terzo della popolazione, mettendo in ginocchio la città.

Maggiore fortuna e prosperità si avrà sotto il regno del principe elettore Ferdinando Maria, che imprime alla città il carattere del barocco italiano, che possiamo ancora ammirare ai giorni nostri.

Il XVII secolo è segnato da un lato dalle tensioni politiche tra i Wittelsbach e gli Asburgo, si pensi solo ai problemi legati alla cosiddetta “successione spagnola”, che occuperanno la città a 2 riprese e dall’altro la città getta le basi per un rapido sviluppo economico e demografico. 300 anni dopo l’unificazione della Baviera, nel 1806 Monaco è trasformata da Napoleone Bonaparte in un regno, che segnerà il massimo momento di splendore della città, trasformandola in capitale culturale ai piedi delle Alpi. La città vive un rapido sviluppo demografico, passando dai 24,000 abitanti nel 1700 ad un raddoppio della popolazione ogni 30 anni. Nel 1871 contava 170,000 monacensi, nel 1933 840,00 e oggi 1.330.440!

Nel XIX° secolo il gusto raffinato del monarca Ludovico I° ( 1825-1848) ha cambiato il volto alla capitale bavarese, imponendo la costruzione della Ludwigstrasse, della Piazza reale e dell’estensione della Residenza. Suo figlio, Massimiliano II° (1848-1864) era per lo più interessato alle Scienze e alla tecnica che all’arte. Per ammirare il mecenatismo di un altro Wittelsbach, si deve aspettare il figlio di questo, Ludovico II, monarca dal profilo discutibile, ma re senza eguali in campo artistico per aver dato libero sfogo alle fantasie e alla passione per la musica di Richard Wagner, cui si è ispirato nella costruzione del castello di Neuschwanstein. Nel 1866, conclamata l'instabilità mentale di Lodovico II°, le redini politiche della Baviera furono rette dallo zio Leopoldo, che governa fino al 1912. Gli succede nel 1913 il figlio Ludovico III°, fino al sopraggiungere degli eventi politici che fanno della Baviera uno Libero Stato, segnando così dopo 738 anni la fine del potere dinastico della famiglia Wittelsbach.

Verso la fine della prima guerra mondiale , il 7 novembre 1918, il re Ludovico III è spodestato e la Baviera è proclamata dai social-democratici capeggiati da Kurt Eisner (assassinato il 21 febbraio 1919) Stato Libero. Sfortunatamente gli albori democratici del nascente Stato bavarese e della Repubblica di Weimar saranno presto assorbiti dalla creazione nel 1920 in un birreria di Monaco del partito nazional-socialista (NSDAP), che ne sarà in quartier generale. Il movimento con a capo Adolf Hitler tenterà un colpo di stato il 9 novembre 1923, cha fallisce allontanando solo di poco lo spettro del totalitarismo. 10 anni più tardi, con l’avvento al potere di Hitler, fu costruito da Himmler il primo campo di concentramento a Dachau, visitabile, nella periferia della capitale. Un forte disappunto si manifesta anche a Monaco, dove per esempio agiva il gruppo della “Rosa bianca- Die Weisse Rose”, inoltre ricordiamo l’attentato a Hitler organizzato nel 1939 da Johann Georg Elser, nel corso del quale il F ührer abbandona la sala 13 minuti perché decide di prendere in treno e non l’aereo come stabilito.

Dopo la guerra, sotto l’occupazione americana, sono attivati molto interventi di restauro e molti lavori di manutenzione al fine di riportare la città al suo glorioso passato. In seguito la città è riuscita ad imporsi come capitale culturale grazie alla ricchezza delle collezioni d’arte, ai teatri e ai musei, tra cui brillano le Pinacoteche. La storia contemporanea di Monaco è oscurata nel 1972 dall’attentato alla squadra israeliana, nel corso del quale muoiono ben 5 terroristi e 11 civili.

Vedere alla pagina dedicata alle visite guidate di Anne Bertrand (cliccare qui)

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I vostri giudizi e suggerimenti saranno graditi.

 
 
I grandi avvenimenti dell’anno 2016 a Monaco - Musei & Cultura

LatLon-Monaco presenta per ogni città una vasta scelta tra i musei più interessanti, gli spettacoli e gli eventi culturali che animano la città di Monaco, correlati di tutti gli indirizzi utili. Lasciatevi sorprendere dall’offerta dei musei monacensi.

 
 

 

 
 

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